DEDUZIONI FORFETTARIE AUTOTRASPORTATORI 2018 CERCASI

    Simone Contrino - Dottore Commercialista

    Ancora una volta la categoria dell’autotrasporto si trova a dover fronteggiare il periodo di dichiarativi fiscali con grosse incertezze legate alle deduzioni forfettarie sui viaggi effettuati personalmente dall’imprenditore o dai soci di società di persone.

    Lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha confermato le deduzioni in data 7 luglio 2017. Peccato che la prima scadenza delle imposte fosse il 30 giugno.

    Ci ritroveremo anche quest’anno nella medesima situazione? Dato l’attuale clima di incertezza politica temo in una situazione addirittura peggiore.

    Lo scorso anno le deduzioni forfettarie erano pari a 51 euro per ciascun viaggio al di fuori del Comune ove ha sede l’impresa e di 17,85 euro per i viaggi all’interno del Comune.

    Giusto per dare un’idea dell’impatto che tali deduzioni hanno sulla dichiarazione dei redditi di un autotrasportatore, ecco un semplice esempio.

    Si ipotizzi che un autotrasportatore abbia un reddito d’impresa pari a 25.000 euro (senza considerare le deduzioni forfettarie).

    Le imposte calcolate su tale reddito sono:

    Irpef e Addizionali (circa): 6.500 euro;

    INPS artigiani (circa): 2.000 euro;

    Parliamo quindi di circa 8.500 euro.

    Ora consideriamo un valore di deduzioni forfettarie come quello dello scorso anno (51 euro giornaliere). Consideriamo una media di 240 giorni lavorati in un anno (22 giorni per 11 mesi).

    La deduzione complessiva ammonta a 51 x 240 = 12.240 euro.

    Il reddito d’impresa si abbassa a 25.000 – 12.240 = 12.760 euro.

    Le relative imposte:

    Irpef e Addizionali (circa): 3.100 euro;

    INPS artigiani: zero.

    Quindi una differenza di 8.500 – 3.100 = 5.400 euro.

    Credo che ogni ulteriore commento sia superfluo.